Foto di copertina Carlo Midollini
La Bibbia dice che si tradisce due volte una per l’azione una per l’intenzione.
Cosa significa la parola tradimento?
Venire meno a un impegno assunto, a un obbligo morale; ingannare una persona violando la sua fiducia.
Nella coppia si tradiscono i patti come il matrimonio, le promesse come i fidanzamenti o più spesso i patti impliciti della coppia che coincidono con le proprie aspettative, perché un giorno abbiamo investito in amore per ricavare amore. Dare amore vuol dire dare fiducia e nella fiducia non c’è male, non c’è sospetto, non c’è dubbio che spezza la fiducia, il tradimento divide l’unità-coppia come una ghigliottina. Sono diverse le tipologie dei traditori da quello occasionale al traditore bigamo a quello traditore seriale e poi la categoria in incremento esponenziale: quella del traditore da social attraverso le innumerevoli chat.
Cosa succede dopo aver scoperto il tradimento?
Una volta scoperto il tradimento, nulla sarà più come prima. Ma dopo il tradimento i due sono ancora legati nel rapporto con nuovi ruoli: il partner diventato il traditore deve fare i conti con il vizio, con la paura inconfessata, con la debolezza che vuole nascondere. Il tradito invece si trova in una nuovissima posizione forse mai sperimentata prima, quella di avere di potere assoluto da gestire: capire, perdonare, sentirsi vittima o punire e vendicarsi.
Le reazioni del tradito e del traditore
E’ accaduto l’impensabile, la lacerazione di quella fiducia che segna l’atto di nascita della coscienza e la fine della beata innocenza. Le reazioni più frequenti del tradito: non fidarsi più del traditore. La sicurezza in se stesso cade a picco — o aumenta. La concentrazione può perdersi completamente. La libido scomparire. La dedizione vicendevole potrebbe aumentare. Ogni reazione può portare ad esiti diversi. Il traditore spesso incalzato dal tradito si difende: eludendo le risposte, ammorbidendo l’accaduto, giustificandosi per le mancanze del partner; ma chi crede alla spiegazione di un traditore!
Si può superare un tradimento?
Sì solo se il traditore non attenua “la crudeltà” del tradimento evitando di attenuarlo e prendendosi la responsabilità di non parlarne nei dettagli ma di ammettere l’accaduto resistendo alle recriminazioni.
Quello che vediamo più spesso in terapia è la sofferenza del tradito data dal bisogno estremo di costruire una narrazione che gli calzi … la domanda posta a se stesso e al terapeuta è “ perché”… Ma solo chi è stato tradito può darsi una spiegazione dell’accaduto e per averla bisogna affrontare le emozioni più dirompenti, rabbia, paura e dolore, depotenziarle per renderle amiche tanto da darci la forza di superare il doloroso imprevisto.
Ricostruire se stessi per separarsi o per ricostruire la coppia
Chi ha subito un tradimento ha la misura della propria capacità di resistere, di fronteggiare e riorganizzare positivamente la propria vita a seguito di un evento traumatico: la frattura è dolorosa ma poi guarisce; scopre di avere più risorse di quanto pensasse, oppure può cadere nella trappola del cinismo con se stesso: i sogni fantastici diventano cose ridicole; la svalutazione di sé per non essere più amato dell’altro. Tutto perde di significato tutto è crollato sotto un terremoto che tutto ha raso al suolo. Un’identità da ricostruire o un disturbo che non lascia scampo con cui convivere se non curato. In ogni amore che non contempli il tradimento c’è troppa infanzia , troppa ingenuità, troppa paura di vivere con le sole proprie forze, troppa incapacità di amare se si profila un filo d’ombra… Il tradimento appartiene all’amore come il giorno alla notte dice U. Galimberti.